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Perchè "Dal Ferramenta" è in continuo aggiornamento e miglioramento, per dare al cliente la migliore esperienza di acquisto e visita di un negozio - ops, un sito - di ferramenta!
E’ arrivata la primavera! Finalmente il sole, il caldo, i colori che preannunciano l’estate. Dopo i rigori invernali la natura si risveglia e si prepara a mostrare tutto il suo splendore. E’ il momento in cui le nostre case e i nostri balconi, pieni di piante e fiori, danno il meglio di sé e mostrano a tutti, con invidia, il loro splendore.
Quanta fatica, però, mettersi a sistemare piante, arbusti, siepi, fiori, vasi… per non parlare dei costi: concimi, vasi, attrezzi e, soprattutto, acqua ed impianto idrico!
E allora, come fare per sistemare il giardino o i balconi, abbandonati e tralasciati da mesi? Come ripristinare o creare un impianto di irrigazione? In questo articolo, ecco qualche consiglio pratico per avere un giardino (o un balcone) perfetto (ed economico)!
1. Acqua: risparmio, senza rinunce
2. Come collegare i tubi alla presa d'acqua (rubinetto, serbatoio, etc...)
3. L'impianto dei tubi
4. Altri suggerimenti
Ovviamente, con il caldo che inizia a farsi sentire, ogni pianta, secondo la sua specie e le sue caratteristiche, richiede acqua per crescere, riprendersi e sbocciare. Ma l’acqua ha un costo! E l’impianto di irrigazione anche!
E allora? Come fare? Beh, la soluzione più immediata potrebbe essere quella di eliminare il giardino… O creare una sorta di steppa desertica di sole piante grasse (peraltro sono piante ornamentali davvero belle e che richiedono poca cura, quindi una soluzione comunque ottimale per coloro a cui piacciono o che hanno poco tempo – o poco pollice verde! – da dedicare a giardino, piante e fiori…). Ma ovviamente non è l’unica soluzione e con i pochi accorgimenti e suggerimenti che vi indicheremo in questo articolo, potrete avere tutte le piante che vorrete, di ogni specie e tipologia, predisponendo un impianto di irrigazione a regola d’arte, veloce, facile, economico e che vi consentirà di risparmiare anche sulla bolletta dell’acqua!
Ma procediamo con ordine.
Il primo punto di partenza è fissare l’obiettivo: vogliamo un giardino che quasi si innaffi “da solo”, con il minor dispendio di energie, tempo e acqua – dunque con il maggior risparmio possibile di denaro e tempo. E allora buttate pure (si fa per dire: diciamo, abbandonate in cantina o in soffitta) annaffiatoi della nonna, secchi e bottiglie!
In secondo luogo, per poter iniziare a progettare il nostro impianto di irrigazione, dobbiamo individuare o creare la nostra fonte di acqua e, dunque, il punto di partenza di tutto l’impianto. A questo proposito le soluzioni possono essere varie.
Serbatoio. Altra soluzione praticabile – soprattutto se vogliamo essere del tutto green e vogliamo abbattere i costi dell’acqua – è quella di utilizzare un serbatoio per la raccolta di acqua, in particolare piovana, nel quale convogliare tutte le acque libere (magari dalle grondaie del tetto). Questa soluzione ha l’inconveniente di richiedere dello spazio in cui collocare il serbatoio.
Nel prosieguo dell’articolo presupporremo che la presa d’acqua sia costituita dal rubinetto. Le stesse considerazioni varranno per il serbatoio: l’unica differenza sostanziale (ma eventuale) è legata al fatto che normalmente nel serbatoio l’acqua è meno pulita (in quanto si raccolgono acque non filtrate o comunque sul fondo possono sedimentarsi calcare, ruggine, polvere, terra, etc…) e, pertanto, è altamente consigliabile installare, in corrispondenza del foro di uscita dell’acqua dal serbatoio e prima di qualsiasi raccordo/rubinetto/valvola, un filtro (come ad es. Filtro in linea a 'Y' con gli appositi raccordi).
Bene, iniziamo. Per prima cosa bisogna predisporre la nostra presa d’acqua e, a questo punto, dobbiamo fare una ulteriore scelta. Infatti potremmo optare o per una irrigazione manuale (per capirci: apriamo e chiudiamo il rubinetto a mano quando va aperto o chiuso) oppure per una irrigazione automatica.
In questo secondo caso, allora, in corrispondenza della nostra fonte di acqua dobbiamo installare un programmatore (come ad es. Programmatore elettronico Gren timer Evo, Programmatore elettronico 'GF16 Easy' G.F. o il Programmatore elettronico 'ECO-LOGIC' Hunter), che ci consentirà di impostare giorni, ore e modalità dell’irrigazione, in modo da esonerarci da ogni preoccupazione o pensiero! Da notare che detti programmatori sono a varie uscite e, pertanto, la scelta dovrà essere fatta in relazione al numero di “linee” di irrigazione che ci occorrono. Ricordiamo che il programmatore deve ricevere sempre acqua: sarà esso, poi, a decidere quanto distribuirla nell’impianto!
Il primo passaggio da fare, a questo punto, è verificare il tipo di “presa d’acqua”. Se abbiamo un miscelatore (del tipo Monocomando lavello parete 'Prima' o similari: quelli da cucina/bagno, per intenderci), dobbiamo verificare che la filettatura al termine della canna sia di ¾ di pollice: se così non è (come nella quasi totalità dei casi) abbiamo bisogno di adattatori o raccordi che lo portino ad una filettatura del genere – salvo quello che diremo giù (che è la soluzione, secondo noi, migliore e preferibile).
Se, invece, la nostra fonte è un semplicissimo rubinetto a sfera da ½” con portagomma (come ad es. Rubinetto portagomma leva alluminio) – sempre fatto salvo quello che consigliamo più giù – basterà svitare il portagomma in metallo e la filettatura del rubinetto (senza portagomma) sarà proprio pari a ¾”: a questo punto, possiamo collegare il nostro programmatore. Se, invece, scegliamo una irrigazione manuale, dobbiamo acquistare e collegare, al nostro rubinetto, un portagomma per raccordo rapido (tipo Raccordo rapido per rubinetti o Presa a rubinetto 3/4" o similari) - a meno che non optiamo per un rubinetto con attacco rapido integrato (come ad es. Rubinetto a sfera con attacco rapido 1/2", che però ha un costo più alto). Peraltro, considerato il peso di tubo, programmatore e acqua, è vivamente consigliabile che il rubinetto in questione sia di buona qualità (come ad esempio Rubinetto portagomma leva alluminio pesante).
Va chiarito che è consigliabile (per la pressione conseguente, per il costo, per il tubo e i raccordi da utilizzare) impostare l’impianto su tubi e raccordi di un diametro di ½” (o 16 mm), ma non è precluso, ovviamente, usare tubi di grandezza maggiore, soprattutto se abbiamo bisogno di molta acqua, per giardini grandi (anche se in questo caso, verosimilmente, l’impianto avrà una strutturazione più importante e, dunque, non sarà collegato ad un banale rubinetto).
Ma c’è una terza soluzione. A nostro avviso, collegare l’impianto direttamente al rubinetto (che magari è l’unica fonte di acqua all’esterno o comunque la più comoda) presenta il grave inconveniente di dover ogni volta staccare il tutto (con possibilità anche di danni ai raccordi e al rubinetto), a meno che non ci si voglia precludere quel rubinetto per tutta la durata della bella stagione. Per evitare questo, senza necessità di chiamare un idraulico o un impiantista, è possibile apportare una leggera modifica.
Se vogliamo, poi, fare un impianto ancora più “a regola d’arte”, l’ideale sarebbe inserire – tra l’uscita del braccio corto della T e il niples ridotto – una Valvola a sfera passaggio standard F-F alluminio da 1/2", in maniera da poter, eventualmente, chiudere manualmente l’acqua dell’impianto, per ogni evenienza. Il risultato dovrebbe essere grosso modo quella mostrato dalla figura qui a fianco.
A questo punto possiamo partire con le tubature.
Per prima cosa, decidiamo e programmiamo la “linea” (o anche più di una) principale di condotta dell’acqua. Se abbiamo fiori, piante, siepi da innaffiare, tutto sommato, raggruppate e disposta “in linea”, possiamo anche decidere di innaffiarli direttamente tramite questa linea. Dobbiamo distinguere tre situazioni.
Il tubo “non forato” andrà collegato alla nostra presa (programmatore o portagomma) con un raccordo rapido da ½” (del tipo Raccordo portagomma rapido G.F. da 16 mm -1/2" ); invece andrà collegato con l’ala gocciolante (il “tubo forato”) mediante raccordi di giunzione (come Raccordo riparatore soft touch o altri equivalenti). Per una migliore tenuta sul terreno, è consigliabile fissare questi tubi con appositi supporti (come Picchetto per ala gocciolante).
Nel caso in cui sia necessario irrigare più “filari” di piante, se non è possibile o non è opportuno creare tante linee principale di ala gocciolante quanti sono i filari direttamente dal programmatore/rubinetto, possiamo creare una linea principale con l’ala o con il solo tubo polietilene (senza fori: v. i punti successivi) e, da questo, mediante inserimento (previa foratura) di chiavette (Valvola con derivazione Gommino/Ala gocciolante 'VDA' o simili) a cui collegare i vari tubi forati (ala gocciolante), creare le diramazioni che ci occorrono.
II. Può accadere, tuttavia, che le piante siano tutte “in fila”, ma non vicine l’una all’altra; oppure che siano disposte con intervalli irregolari. In questo caso non utilizzeremo l’ala goccialante vista sopra, ma solo il tubo di polietilene senza fori. Infatti, disporremo il tubo lungo il percorso delle piante; dopo di che, in corrispondenza delle stesse – mediante un trapano/avvitatore con una punta (per metallo o legno) da 3 mm oppure mediante una apposita fustella foratubi (Fustella foratubo da 3 mm) – praticheremo un foro da 3 mm. Nel foro inseriremo i gocciolatori (Gocciolatore normale 'Din' o Gocciolatore Autocompensante 'Dia'), secondo le necessità… ed il gioco è fatto! Da notare che i gocciolatori in questione sono facilmente smontabili (senza rimuoverli del tutto dal tubo) per la pulizia o la sostituzione.
III. In alternativa o comunque laddove le piante siano distanti tra loro e non sia congruo (ed economico!) creare una linea principale che raggiunga direttamente ogni pianta, è possibile creare semplici ed economiche diramazioni secondarie. Posta infatti la linea principale come abbiamo visto nel punto precedente (quindi, solo tubo senza fori), potremo creare diramazioni facendo gli stessi fori da 3 mm; in ognuno di questo, anziché i gocciolatori, inseriremo un raccordo apposito (Innesto 'Olivetta'), dal quale faremo partire la singola diramazione, mediante un microtubo (Microtubo 'Spaghetto' o Microtubo). Infine, all’estermità del microtubo, inseriremo lo stesso gocciolatore visto sopra.
Da notare che, con questo ultimo sistema, diventa facilissimo (ed economicissimo!) anche costruire “micro-impianti" di irrigazione, particolarmente adatti, ad esempio, a balconi, piccole serre casalinghe e vasi. Infatti per il microtubo esistono tantissimi raccordi, che ci consentono di apportare ogni variazione e di soddisfare ogni esigenza (tappi, t, etc...).
A questo punto siamo pronti per dare acqua alle nostre piante e goderci il risultato!
Come abbiamo visto, abbiamo analizzato l’ipotesi di un vero e proprio impianto idraulico “fai da te” assai semplice ed economico. Non solo, ma l’uso dell’irrigazione “a goccia” ci consente di avere notevoli risparmi sulla bolletta, considerato che l’acqua viene centellinata e non viene dispersa inutilmente nella terra. Se però ci occorre irrigare ampie estensioni di terreno o settori, una soluzione può essere rappresentata da i c.d. irrigatori a settori, che possiamo collegare con tubi di polietilene o con tubi antigelo, secondo le necessità e le preferenze.
Laddove, però, non abbiamo la possibilità o la voglia di un impianto strutturato, possiamo utilizzare i tradizionali tubo antigelo e gli accessori relativi (eventualmente ad attacco rapido), come lancia regolabile con stringitubo, pistola a doccia multifunzione, etc…). Particolarmente interessante per la sua versatilità è YOYO UP Fitt con tubo da 10 mt.
Tramite questi tubi, poi, possiamo irrigare utilizzando della "PLUVIELLA", un irrigatore a 360° e che crea una piggerellina fine, facilmente collegabile sempre tramite i raccordi ad innesto rapido. Tali pluvielle sono particolarmente indicate per l’irrigazione dell’erbetta, quando non si disponga di Irrigatore Pop-Up a turbina 'PGP' Hunter (o simili) interrati: sono economiche, efficaci, durevoli e assai facili da utilizzare e rimuovere dopo l’utilizzo.
Si sarà notato che noi consigliamo l’uso di raccordi di giunzione “rapidi”, per la praticità che presentano, unita alla buona tenuta e al costo assai contenuto; tuttavia, nulla toglie che sia possibile utilizzare altro e, segnatamente, il classico Raccordo di giunzione 3 pezzi, portagomma tradizionali, etc… a cui collegare i tubi, ovviamente avendo cura di legarli con solide fascette stringitubo.
Per altri interessanti attrezzi, raccordi, tubi e soluzioni per il giardino e l'agricoltura, visita il nostro catalogo e, in particolare, le sezioni dedicate (Agricoltura e Giardinaggio e Idraulica).
A questo punto: che cosa aspetti per correre a dare una sistemata al tuo giardino?
Con i nostri suggerimenti e con la tua abilità, creare il tuo impianto di irrigazione sarà un gioco da ragazzi, ad un costo veramente contenuto e con il massimo risparmio di acqua!
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